Calici della settimana

I calici della settimana vengono scelti in modo da presentare sempre nuove proposte – risultato di una ricerca minuziosa volta a scoprire sempre nuove cantine appartenenti al panorama vitivinicolo italiano. Ci piace esplorare, conoscere piccoli produttori, curiosare nelle nicchie di produzione.

Pronti per assaggiare? Scegliete quel che fa per voi!

la settimana di

BIANCHI

La prima traccia di vino risale a circa 7500 anni fa, nell’attuale Iran. Purtroppo però i risultati degli scavi archeologici non consentono di determinare il momento esatto a partire dal quale iniziò la vera produzione del vino bianco come lo conosciamo noi.

L’epigrafia ci testimonia la presenza del vino nel Medio Oriente. Questa bevanda veniva prodotta nelle montagne che fanno da confine tra l’Anatolia e l’Armenia.
Dal terzo millennio a.C. venne importato in Mesopotamia.

Pecorino Terre di Chieti I.g.t. ``Zite``

Terra d’Aligi 2019 – 13,5% Vol.

€ 5.00

Profumato, fine, di ottima struttura e persistenza, è sempre stato il vino dei matrimoni. Tocca al Pecorino rallegrare la grande giornata di festa, quella in cui le zite – in dialetto abruzzese, le belle ragazze da maritare – coronano il loro sogno. Profumi complessi con sentori di pesca bianca, fiori di lavanda, miele, vaniglia e frutti tropicali.

Chardonnay Puglia I.g.t.

Tormaresca 2019 – 12% Vol.

€ 6.00

Masseria Maìme sorge in una delle più belle zone dell’Alto Salento, si
sviluppa lungo la costa, creando un paesaggio unico di vigneti che nascono
tra boschi e pinete e si perdono a vista d’occhio fino a confondersi con il
mare. Al naso mostra piacevoli note di fiori d’arancio, mela gialla e pesca bianca. Al palato è fragrante, sapido, con freschezza equilibrata e un delicato retrogusto agrumato.

Bianco Frascati Superiore D.o.c.g. ``496``

De Sanctis 2019 – 13% Vol.
Malvasia di Candia – Trebbiano toscano

€ 6.00

Bianco tipico della tradizione laziale, prodotto con i due vitigni più diffusi sul territorio: il Trebbiano toscano e la Malvasia di Candia. Un bianco di buona intensità, leggermente aromatico, che si fa apprezzare per l’armonia e la piacevolezza di beva. Al naso esprime belle note floreali. L’attacco al palato è morbido ed equilibrato, con frutto molto espressivo e un finale sulle note aromatiche caratteristiche della Malvasia di Candia.
Biologico, senza solfiti aggiunti o minimi, lieviti indigeni.

Bianco Langhe D.o.c. ``Bric Amel``

Marchesi di Barolo 2018 – 12.5% Vol.
Sauvignon – Arneis – Chardonnay

€ 6.00

“Bric Amel”, due parole che esprimono l’anima di questo vino: il Bricco, la
sommità delle colline, i cui terreni calcarei, ricchi di sabbie quarzose e argille
finissime, garantiscono un’ampia struttura e un’immediata espressione del
bouquet; l’amel, simbolo di quella pienezza e complessità che l’uva, maturata
su quei terreni, sa coniugare in un’ampia varietà di profumi, così come i fiori
di campo sanno amalgamarsi in un prodotto unico, potente e delicato allo
stesso tempo: il miele, nel dialetto langarolo “Amel”. Il sapore è pieno, fresco,
sapido e fragrante, delicatamente minerale.

Grillo di Sicilia D.o.c.

Principi di Butera 2019 – 12.5% Vol.

€ 6.00

Alla vista si presenta giallo paglierino chiaro e luminoso con lievi riflessi verdolini. Al naso si esprime con un bouquet intenso di agrumi, ananas ed una leggera vena mentolata. Al palato risulta straordinariamente fresco, asciutto, di buon corpo e persistente.

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ROSSI

Presso i Greci antichi, il vino era la cosiddetta “bevanda di Dioniso”.

Dioniso era il dio della fertilità, della vegetazione e della vite. Per la mitologia greca, aveva insegnato agli uomini le tecniche di vinificazione. In suo onore, venivano organizzate le feste dionisiache durante le quali il vino era il protagonista assoluto.

Le coltivazioni della vite erano diffuse uniformemente in tutto il mondo greco.

Quando i greci andavano a colonizzare nuove terre avevano l’abitudine di portare con sé anche tralci di vite da impiantare nelle terre conquistate.

Syrah Sicilia D.o.c.

Sallier de la Tour 2017 – 13.5% Vol.

€ 5.00

Espressione siciliana di una varietà dalle origini sconosciute, ma che ha trovato nella zona un territorio di elezione. Una maturazione lenta e completa esalta le note caratteristiche di questo vitigno, dando luogo ad un vino di colore rosso rubino dalle sfumature violacee, profumo intenso e fruttato con sentori di piccoli frutti neri e spezie.

Cabernet Franc Venezia D.o.c.

Mosole 2018 – 13.5% Vol.

€ 6.00

Colore rosso rubino con sfumature violacee. Al naso si colgono spezie e peperone su fondo vegetale. Il sapore è pieno, molto morbido con tannini di media grana e finale di buona persistenza.

Rosso Vigneti delle Dolomiti I.g.t. ``448 s.l.m``

Girland 2019 – 13% Vol.
Lagrein – Pinot nero – Schiava

€ 6.00

Il nome “448 s.l.m.” indica il posizionamento geografico del maso storico della Cantina Girlan, il quale è situato su 448 m d’altitudine.Qui, i terreni sono ricchi di minerali, formatosi da sedimenti dell’epoca glaciale. È un vino fresco, leggero e fruttato, di consistenza vellutata e scorrevole, regala compatti aromi di frutti di bosco e spezie.

Rosso Isola dei Nuraghi I.g.t. ``Primo Rosso``

Mesa 2018 – 13% Vol.
Carignano – Syrah

€ 6.00

Primo Rosso è un rosso di buona freschezza e mineralità, dai tannini ancora giovani ma non troppo intensi, equilibrato da una discreta morbidezza e tenore alcolico. Aroma fruttato fresco, non troppo intenso né troppo persistente, adatto perciò ad accostarsi a pietanze non troppo strutturate e persistenti, ma dagli aromi gentili e fini.

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ROSATI

Nell’antica Roma, inizialmente, il vino era considerato una bevanda di lusso. Solo i ricchi patrizi potevano permetterselo. Era severamente vietato alle donne perché veniva prodotto in basse quantità. La qualità del vino prodotto era molto inferiore a quella dei vini greci.

La produzione del vino aumentò con la conquista di nuovi territori a nord e la qualità del prodotto migliorò applicando le tecniche di viticoltura e di produzione del vino dei Greci.

Furono i militari romani a esportare il vino e a creare nuove coltivazioni di vite in Italia settentrionale e in Francia, nella zona di Bordeaux, Borgogna, Loira e Champagne.

Rosato Toscana I.g.t. ``Aqua di Venus``

Ruffino 2019 – 13.5% Vol.
Syrah – Sangiovese – Pinot grigio

€ 6.00

Un fantastico vino rosé dallo stile provenzale ma con carattere toscano!
Le uve utilizzate per la produzione di questo rosato provengono dall’area costiera del sud della Toscana, in Maremma.
Questo rosato toscano si presenta nel bicchiere con il suo colore rosa tenue, aromi floreali con note di erbe aromatiche e macchia mediterranea.
Al palato è fresco e delicato con un magnifico retrogusto minerale.

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SPUMANTI

Alcuni scritti di epoca romana riportano dei vini con effervescenza naturale.

Con molta probabilità però – i romani – bevevano il mosto che ancora doveva diventare vino.

Per poter mettere in pratica la tecnica di spumantizzazione è necessario un contenitore a tenuta stagna, come la bottiglia, che permette di mantenere una sovrappressione di 6 atmosfere a 20 °C.

Le prime testimonianze storiche della nascita del vino spumantesi trovano nel XVII secolo in particolare in due paesi europei: l’Italia e la Francia.

Il primo spumante italiano, nacque nel 1865 frutto del lavoro sinergico tra i fratelli Gancia e il conte Augusto di Vistarino.

I primi esempi d’oltralpe, invece, si attribuiscono a Dom Pierre Pérignon, seppur popolare, l’attribuzione è poco documentata.

Prosecco D.o.c. Treviso ``Extra Dry``

Riondo – 11% Vol.
Glera

€ 5.00

Macerazione uve a freddo, fermentazione primaria a 16°, elaborazione in autoclave per un mese. Riondo Collezione Prosecco è uno Spumante Extra
Dry fresco e vellutato con sentori di mela Golden, pera e fiori d’acacia: ottimo come aperitivo e per le occasioni di festa.

Prosecco Brut Rosé ``Paradise``

Valdo – 11.5% Vol.
Glera – Nerello mascalese

€ 6.00

Intrigante, giovane, di tendenza, dal colore accattivante e dalla spiccata personalità. Estremamente piacevole al gusto: ideale come aperitivo.

Spumante franciacorta D.o.g.g. Extra Brut

Le Marchesine – 12.5% Vol.
Chardonnay – Pinot nero

€ 7.00

Colore paglierino piuttosto tenue, le bollicine si fanno prepotentemente spazio, cercano di farsi largo per esaltare gli aromi. All’olfatto evidenzia subito speziatura, mineralità, a tratti è fumoso, ricorda profumi di scorza d’agrume, di frutta dalla polpa dolce, ma dalla buccia coriacea, la susina, l’uva spina, passa poi a note più vegetali, la foglia di vite, i fiori di sambuco e gli oli essenziali di bergamotto, l’aneto e il finocchietto selvatico. Giunto in bocca ha ottima tensione, molto diretto, pulito, dissetante, piacevolmente asciutto; la componente acido salina emerge significativamente, donando succosità, ma soprattutto allungando i ricordi, che ritornano sulle polveri di gesso, sulle note linfatiche e vegetali.

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DOLCI

La produzione del vino dolce è molto delicata e richiede uno sforzo maggiore rispetto agli altri. Fin dal vigneto la produzione è diversa. Deve essere capace di conservare al suo interno lo spirito dell’uva.

La principale differenza con i vini secchi è la quantità di zucchero presenti in essi. In altre parole, c’è dello zucchero residuo che non viene trasformato in alcol durante la fermentazione che conferisce maggiore dolcezza al vino.

Passito liquoroso di Pantelleria D.o.c.

Pellegrino 2019 – 15% Vol.
Zibibbo

€ 6.00

Di colore giallo dorato tendente all’ambra. Dal profumo intenso e persistente, con distinti sentori di albicocca, miele e fico secco. Di gusto armonico e mielato, con note di fico secco e lievi cenni di albicocca e mostarda. Uve di Zibibbo  coltivato ad alberello pantesco, patrimonio Unesco.

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